DAL 1994
AL FIANCO DI CHI HA PIù BISOGNO
Abbiamo iniziato come programma in TV, con l'entusiasmo, e quel pizzico di incoscienza, dettato dal fatto che il nostro unico scopo era (ed è) quello di sostenere ogni causa che richiedesse un intervento immediato e concreto per contrastare le sofferenze delle persone, specialmente quelle più vulnerabili.
Per la prima volta, sulle reti italiane, va in onda una maratona televisiva di Trenta Ore dedicata alla raccolta fondi per la realizzazione di progetti sociali definiti e portati all'attenzione del pubblico generalista. Questo sarà l'inizio di una lunga serie di maratone televisive volte a far conoscere le numerose realtà del sociale. Il ricavato di questa prima edizione viene devoluto all’AISM, Associazione Italiana Sclerosi Multipla.
Nella seconda edizione di Trenta Ore per la Vita si intensifica l'impegno nei progetti che hanno come obiettivo la ricerca e l'assistenza. I fondi raccolti in questa manifestazione finanziano 54 progetti di ricerca e 56 di assistenza promossi da AISM e AIL
Trenta Ore per la Vita amplia la platea dei beneficiari della raccolta fondi. In questa edizione, la quarta, i progetti finanziati sono stati promossi da associazioni del terzo settore impegnate nel sostegno ai minori in condizioni di fragilità e le associazioni beneficiarie diventano 11.
Con la diffusione di internet e il successivo evolversi dei nuovi media, Trenta Ore per la vita sviluppa una metodologia di raccolta fondi differente rispetto a quella dei primi tempi. Alle dirette televisive vengono progressivamente affiancate altre tipologie di raccolta fondi. L'impegno a sostegno delle associazioni si sviluppa in modo multicanale. Progetti nazionali e internazionali, in questi anni, vanno di pari passo.
I fondi raccolti nell'edizione del 2004 finanziano progetti di assistenza socio-sanitaria, tra cui l'acquisto di automezzi attrezzati per l'assistenza e la ristrutturazione del reparto di Nefrologia e Gastroenterologia pediatrica presso il Policlinico Umberto I. Trenta Ore per la Vita rinnova la collaborazione con la Comunità di Sant'Egidio per sostenere un progetto nazionale in favore delle persone anziane in condizione di fragilità.
Albania, Angola, Bolivia, Burundi, Cambogia, DRC Congo, Etiopia, Egitto, Repubblica del Congo, Repubblica Domenicana, Sri Lanka, Sud Sudan e Thailandia sono i paesi in cui sono stati attivati i progetti sostenuti da Trenta Ore per la Vita durante quest’anno. Grazie alla raccolta fondi di questa edizione sono state realizzate diverse strutture volte a contrastare la povertà educativa; centri sanitari di cura e assistenza, centri d’accoglienza per l’inclusione dei ragazzi di strada.
Trenta Ore per la Vita inaugura la prima casa accoglienza destinata ai bambini affetti da tumore, e le loro famiglie, che devono seguire le cure lontano da casa. La Casa alloggio di Pescara, gestita dall'associazione AGBE, sarà la prima di una lunga serie di Case aperte da Trenta Ore attraverso il Progetto Home.
Continua il sostegno ai progetti socio-assistenziali nazionali e internazionali e, nel 2011, inizia la promozione e la diffusione delle pratiche di rianimazione cardio-polomonare, in collaborazione con la Croce Rosa Italiana che sarà portato avanti per ben 3 anni.
A partire da quest'anno Trenta Ore per la Vita concentra i suoi sforzi nella realizzazione di Case accoglienza per i bambini malati di tumore e le loro famiglie, costretti a migrare per seguire un percorso di cure oncoematologiche. Tra il 2014 e il 2016 vengono infatte inaugurate le Case di Napoli e di Modena, viene posta la prima pietra per la realizzazione della casa di Pisa e viene riqualificato il reparto di oncoematologia dell'Azienda Ospedaliera di Firenze
Trenta Ore per la Vita e FIE, Federazione Italiana Epilessia, avviano una collaborazione un progetto di ricerca genetica sull'encefalopatie epilettiche a esordio neonatale o infantile. Vengono acquistati macchinari EEG per la Fondazione Bambino Gesù di Roma.
Il progetto Mamme Giovani con sclerosi multipla e bambini, portato avanti da AISM e Trenta Ore per la Vita, inizia nel 2018 e si conclude nel 2021. Con l'arrivo della pandemia e la conseguente interruzione di tutte le attività sociali, Trenta Ore per la Vita
TRENTA ORE PER LA VITA IN TV
Nel settembre del 1994 nasceva “Trenta Ore per la Vita”: un programma televisivo, ma più che altro una manifestazione ideata e organizzata da Silvio Testi e promossa dall’Associazione Mille Ore per la Vita a favore dell’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla). Era un grande evento mediatico distribuito su tre reti televisive con trenta ore di diretta reale nello stesso studio articolate su quattordici programmi espressamente costruiti, un incredibile numero di testimonial e ospiti, duecento piazze attive nella organizzazione di eventi locali.
Ma la vera novità di Trenta Ore per la Vita non consisteva tanto nella struttura quanto nei contenuti. Perché con essa si introducevano per la prima volta delle regole che negli anni successivi sarebbero state adottate anche da molti altri soggetti del non profit per essere applicate su più ampia scala. Con Trenta Ore per la Vita, infatti, nasceva l’idea di una raccolta finalizzata alla realizzazione di progetti definiti, portati a conoscenza del pubblico in anticipo e nel dettaglio. Nel corso del programma si dava conto del raggiungimento di ciascuno di essi e se ne rendicontava al termine, anche visivamente, l’avvenuta realizzazione. Ed inoltre si offriva l’opportunità, fino ad allora mai concretizzata, per tante meritevoli ed importanti associazioni come AISM, AIL, LILT, Comunità di Sant’Egidio e tante altre, di stabilire un rapporto di conoscenza e di fiducia con le grandi platee televisive.
Erano i primi passi dell’Associazione, costituita in gran parte da professionisti della comunicazione e dello spettacolo, uniti dal desiderio di realizzare una modalità nuova di rapporto e di informazione tra le migliori realtà del non profit che desiderassero affacciarsi al mare aperto del pubblico generalista televisivo e chi invece volesse sostenere in modo attivo campagne di comunicazione sociale e raccolta fondi.
Con il cambiare del ruolo dello strumento televisivo nella società e con la nascita di nuovi mezzi di comunicazione di massa, social network in primis, Trenta Ore per la Vita ha sviluppato nuove forme di comunicazione, nuove campagne e un nuovo modo di comunicare con i donatori e potenziali donatori.
Ecco un piccolo assaggio della storia e delle nostre campagne nazionali di comunicazione e raccolta fondi. Come sempre, la trasparenza è tutto per noi: troverete indicate anche le associazioni che ne hanno beneficiato e i progetti che abbiamo realizzato grazie al supporto dei nostri donatori.
Con la famiglia vicino, la malattia sembra un po’ più lontana
Ogni giorno, in Italia, 240 bambini* devono andare a curarsi lontano da casa per una malattia grave e, spesso, senza la presenza di entrambi i
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Ogni giorno, in Italia, 240 bambini devono andare a curarsi lontano da casa per una malattia grave e, spesso, senza la presenza dei i genitori, che non
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Per combattere il tumore ho bisogno di una casa
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Un bambino malato di tumore ha bisogno di tanto amore. Per sentirsi a casa, anche in ospedale.
La campagna “Home” di “Trenta Ore per la Vita” ha preso avvio all’interno dei palinsesti televisivi, radiofonici e multimediali RAI e La7 dal 13 al
Un bambino ha sempre bisogno di casa. Anche in ospedale
Un cartello blu con l’“H” di ospedale. Sul muro, vicino al cartello, un bambino ha aggiunto con una bomboletta le lettere: “o- m- e”. Letta
FAQ
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Per onorare e ricordare qualcuno che era importante per te, compi un gesto speciale e scegli di fare una donazione in memoria. Un atto d’amore che allo stesso tempo dona assistenza, accoglienza e le migliore cure possibili ai bambini malati e alle loro famiglie. Scopri di più.
La generosità non conosce tempo e con un lascito testamentario solidale puoi lasciare un segno tangibile nella vita di chi ha bisogno e continuare a fare del bene per molto tempo e a molte persone. Scopri come.
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UniMarconi e Trenta Ore per la Vita: insieme per la “Casa dei Bambini”
UniMarconi ha deciso di sostenere la realizzazione della “Casa dei Bambini“ all’interno del Policlinico Gemelli di Roma, un progetto di grandissima importanza per centinaia di famiglie con figli gravemente malati.
Seguiteci sulle reti RAI dal 22 al 28 aprile!
Dal 22 al 28 aprile 2024 torna sulle reti RAI “Trenta Ore per la Vita” per raccogliere fondi con il numero solidale 45516 per realizzare residenze gratuite per piccoli pazienti con gravi malattie e le loro famiglie, costretti a curarsi lontano da casa.
È uscita “Più Bello di te”, la canzone di Mattia!
Con coraggio e creatività, il piccolo Mattia affronta la sua malattia attraverso le parole e la musica. Con una melodia che porta speranza e forza, questo bambino ha scritto una canzone che parla dei vari stati d’animo che accompagnano la sua battaglia.