Presidi sanitari nei centri commerciali. Presto un obbligo per tutte le strutture della Regione Lazio

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Una delibera comunale che fa sperare, quella che obbliga i centri commerciali pari o superiori a 15 mila mq ad avere presso le proprie strutture dei presidi sanitari per la sicurezza dei visitatori. Una norma che per ora è rivolta solo alle attività di nuova realizzazione, almeno fino a quando non venga istituita una legge nazionale o regionale che la supporti.

A risolvere questa questione ci sta pensando la Regione Lazio che, nella proposta di Testo Unico del Commercio approvato dalla Giunta e avanzata dall’Assessore Regionale allo Sviluppo Economico e Attività Produttive, Guido Fabiani, prevede un punto di primo soccorso per tutte le strutture, anche quelle esistenti, con una superficie di vendita pari o superiore a 10 mila mq.

“Sì, l’intenzione è quella – commenta l’Assessore Fabiani – in modo che non si pensi solo al nuovo e alle strutture di futura istituzione ma anche a quelle attive e funzionanti”.

presidi sanitari centro commerciale romaQuello che non convince è che anche con questo provvedimento regionale, verrebbero escluse le attività commerciali di dimensioni più piccole, oggi luoghi di aggregazione e capaci di attrarre e accogliere un significativo numero di cittadini. Abbiamo chiesto all’Assessore Fabiani se non sarebbe opportuno estendere il provvedimento anche a questi centri commerciali.

Ammette Fabiani “questo è effettivamente un tema di discussione aperto all’interno dell’iter legislativo della proposta in sede consiliare”.

Quando gli uffici dell’Assessorato e della Direzione Regionale per le Attività Produttive hanno stilato il testo della proposta di legge regionale hanno dovuto fare un ragionamento complessivo che tenesse conto di numerosi fattori – come ad esempio i costi di mantenimento che avrebbero i presidi sanitari per le strutture commerciali più piccole e le possibili sinergie attivabili con strutture sanitarie già esistenti nelle loro vicinanze, che in alcuni casi potrebbero garantire una maggiore efficacia – per arrivare a una soluzione diciamo di “provvisorio compromesso di base”.

“Su questo argomento – continua – desideriamo avere anche il punto di vista del Consiglio Regionale visto che è una tematica legata alla salute dei cittadini e quindi importante e delicata. Posso comunque dirvi che non sarei affatto contrario a un ampliamento delle tutele di tipo sanitario a disposizione degli utenti dei centri commerciali anche più piccoli di 10 mila metri quadri”.

Ad oggi, secondo quanto riferisce Fabiani “la proposta di legge regionale è all’esame della VIII Commissione del Consiglio Regionale (Commissione Artigianato, Commercio, Innovazione, Lavoro, Pmi e Sviluppo Economico). La scorsa settimana sono terminate tutte le audizioni delle parti sociali e delle istituzioni coinvolte. A breve la presidenza della Commissione stabilirà i tempi e i termini per poter presentare le proposte di emendamenti al testo”.

In concreto, non sappiamo ancora quando terminerà l’iter normativo, ma l’Assessore Fabiani appare fiducioso.

“E’ ancora presto per dire esattamente quando il testo diventerà legge regionale. Per poter fare una previsione concreta circa i tempi di approvazione definitiva del provvedimento bisogna vedere quando la Commissione finirà i suoi lavori. Credo prima della pausa estiva. Dopodiché il testo passerà all’esame dell’aula”.

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