Un presidio sanitario all’interno di ogni centro commerciale, questo è quanto prevede una recente deliberazione comunale. Un provvedimento che accogliamo con soddisfazione perché è volto a soccorrere le persone che hanno un malore all’interno delle grandi attività commerciali, affinché tragedie come quella avvenuta a Roma, un anno fa, e che ha coinvolto un bambino deceduto per soffocamento a causa di un wurstel andato di traverso, non accadano più.
Ne abbiamo parlato con l’Assessore di Roma Produttiva e Città Metropolitana, Marta Leonori.
“La tragedia che è accaduta un anno fa – commenta l’Assessore Marta Leonori – ha posto una domanda alla quale si doveva una risposta efficace, perché incidenti simili non accadessero più. In luoghi affollati e con grandi flussi di persone possono accadere con una frequenza maggiore eventi potenzialmente pericolosi, per i quali è necessario approntare strumenti utili a salvare una vita o ad evitare danni maggiori per la salute dei frequentatori”.
Un delibera che, ancora, presenta dei forti limiti, perché riguarda tutti i centri commerciali con una superficie al di sopra di 15mila metri quadrati. Un esempio è il noto centro commerciale di Roma, i Granai, escluso dal provvedimento perché inferiore alle dimensioni stabilite dalla deliberazione e che, invece, necessiterebbe di un presidio sanitario perché sempre molto affollato e frequentato da famiglie con bambini. Abbiamo chiesto all’Assessore se fosse possibile estendere la delibera anche ai centri commerciali più piccoli.
“Nell’inserire un obbligo così stringente, è stata fatta una prima valutazione rispetto alle dimensioni e alla capacità di localizzare un presidio rispetto alla platea più generale delle grandi strutture di vendita ed anche una valutazione economica, perché chiedendo direttamente al Centro di assumersi l’onore dei costi, questo deve essere sostenibile”. – Risponde l’Assessore Leonori e aggiunge – “è ovvio che non è esclusa la possibilità che anche centri di più piccole dimensioni si adeguino e, anzi, auspichiamo che questo possa essere l’inizio di un percorso più ampio. La delibera avvia un nuovo percorso e sarà necessario effettuare delle verifiche sul funzionamento dei presidi”.
L’ultima questione che abbiamo posto all’Assessore Leonori riguarda una precisazione rispetto a quanto emerge dalla delibera. Sembrerebbe, infatti, che il provvedimento per ora riguardi solo i centri commerciali di nuova realizzazione.
“Per il momento – conclude l’Assessore – la norma è limitata ai centri commerciali di nuova realizzazione, poiché mancando una norma nazionale o regionale che la supporti abbiamo deciso di inserire l’obbligo al momento della stipula delle convenzioni urbanistiche. La Regione Lazio nella sua proposta di nuova legge sul commercio intende richiedere l’istituzione di presidi sanitari anche per le strutture già esistenti: questo ci consentirà di estendere l’obbligo a tutti i centri attualmente aperti in città”.
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