Laboratorio per lo studio del rigetto cronico del rene trapiantato

Molte malattie renali, congenite o acquisite, conducono alla insufficienza renale cronica.   Questa condizione è spesso evolutiva e determina una situazione di insufficienza renale terminale, condizione non compatibile con la vita.
La sopravvivenza in questi casi è possibile grazie alla dialisi (emodialisi o dialisi peritoneale), ma la riabilitazione si ottiene solo con il trapianto di rene.
Al momento dell’inizio della dialisi i bambini seguiti presso la divisione di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Istituto G. Gaslini di Genova vengono inseriti in lista di attesa di trapianto.
La gestione del trapianto richiede un’organizzazione nel pre-trapianto, competenza chirurgica ed una accurata assistenza continuativa nel periodo post–trapianto.
Nonostante la compatibilità tra donatore e ricevente e una adeguata terapia antirigetto, è spesso possibile osservare un lento e progressivo deterioramento della funzione renale, che viene definito rigetto cronico.
 
Al fine di prevedere, prevenire e controllare il rigetto cronico sono allo studio tecniche particolari, destinate a evidenziare i fattori responsabili del danno renale. Per queste indagini sono stati acquistati: un sistema composto da microscopio, telecamera, computer, scheda di interposizione, software, macchina fotografica;   inoltre  apparecchiature di laboratorio che possano consentire l’esecuzione di culture cellulari che devono essere effettuate in aree riservate, mantenendo sterilità e particolari condizioni di atmosfera a livelli costanti di CO2 .
 

 

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