“Diamo a Cosenza quello che merita”

Franco De Maria

Franco De Maria è il coordinatore dell’Associazione Gianmarco De Maria, Associazione che porta il nome del suo bambino, che non ha vinto la battaglia contro la leucemia e che è volato in cielo il 17 settembre del 2000. «Ci siamo costituiti come Associazione nel marzo del 2002 con l’unico obiettivo di prenderci cura di ogni bambino che, per un motivo qualsiasi, si trova a trascorrere un periodo più o meno lungo della sua vita, ospite dei reparti Pediatrici dell’Ospedale Annunziata di Cosenza».

Cosa fate in concreto?

«Ci occupiamo di accoglienza ai bambini ospedalizzati, con attività organizzate di volontariato; particolare attenzione la riserviamo ai bambini (e adolescenti) affetti da patologie oncoematologiche e diamo alloggio gratuito alle loro famiglie che provengano da città distanti almeno 50 chilometri da Cosenza».

Da quali zone provengono?

Soprattutto dalla Calabria e dalla Basilicata, ma anche dalla Sicilia orientale e dalla Puglia.

Perché molte famiglie del sud decidono di emigrare al Nord per far curare i propri figli?

«Dobbiamo tener conto che il reparto di oncoematologia pediatrica qui a Cosenza è nato solo 13 anni fa, quindi è un “centro” relativamente giovane. Sicuramente poi esiste anche un problema legato all’informazione e ai “luoghi comuni”: molti ancora non sanno che i protocolli di cura e terapia sono uguali in tutta Italia e quindi non ci possono essere ospedali che curano meglio di altri».

Come si può vincere questa battaglia per un’informazione migliore?

Informando. Le nostre attività di informazione sono rivolte agli utenti finali, malati e famiglie, per far conoscere nel profondo la realtà di Cosenza. Incontriamo però spesso delle difficoltà, legate soprattutto ai luoghi comuni e alla disinformazione che purtroppo ancora persiste. Nel nostro piccolo noi ci impegniamo a fondo e devo dire che stiamo ottenendo degli ottimi risultati. A partire dal “Progetto Home” di Trenta Ore per la Vita che ci vede tra le associazioni beneficiarie. Il dottor Domenico Sperlì, responsabile di Pediatria presso l’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza, è stato ospite qualche giorno fa Elisir su Rai 3 e ha potuto insieme a Lorella Cuccarini presentare i risultati positivi della nostra realtà. Abbiamo però solo 8 posti letto, ma grazie a Trenta Ore per la Vita e all’impegno dei nostri volontari e alla disponibilità dell’Azienda Ospedaliera partner nel progetto, riusciremo a ristrutturare il reparto di pediatria».

Qual è l’episodio più bello che ti porti nel cuore in questi 12 anni di attività?

Ce ne sono tantissimi ma in particolare quello legato a un bambino che dichiarò che per lui l’ospedale più bello è quello vuoto. Ciò comporta tutta una serie di iniziative legate a campagne di prevenzione, soprattutto alimentare per informare e poter evitare così le malattie. Il nostro sogno è che una volta ristrutturato il reparto di pediatria, bello, colorato e accogliente, resti vuoto.

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