Io non ho più un marito: mi ha lasciato per un’altra donna.
Non ho più una casa perché è bruciata durante i disordini di Soweto l’anno scorso in Sud Africa.
Sono nata in Mozambico: io e mio marito abbiamo cercato fortuna in Sud Africa, come fanno in molti.
Abbiamo avuto tre figlie, e abbiamo scoperto che la più piccola è sieropositiva… e che lo sono anche io.
Mio marito non è stato un buon marito, né un buon padre. Ha conosciuto un’altra donna e probabilmente è lei che ci ha infettato.
La mia vita era un inferno, ho preso le mie bambine e sono tornata a casa. Tutti i giorni penso a quello che sarebbe potuto succedere se fossimo rimasti lì.
Io e mia figlia stiamo facendo il trattamento e ora stiamo bene. Un giorno vorrei diventare infermiera.
Nel mio paese abbiamo un proverbio che dice “Quando si chiude una porta, si apre una finestra”. Non ho più una casa ma lavoro come attivista del programma DREAM, che è la mia grande speranza.

Hortensia e Yara: storia di un foglio di carta
Quando la mamma di Yara è morta lei aveva solo un mese. Allora io mi sono presa cura di lei perché mio figlio, suo padre, era in Sud Africa.

