Inaugurato a Bari il Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo

Vincenzo ce l’abbiamo fatta!

Con queste parole Michele Farina, presidente di Agebeo, ha voluto dedicare al figlio Vincenzo, morto di leucemia, questo importante traguardo.

Tutto nasce proprio in occasione della drammatica perdita del figlio: da quel momento Michele e sua moglie Chiara decidono di dedicare la loro vita ad alleviare le difficoltà e i disagi quotidiani affrontati da tutti i genitori di pazienti della pediatria oncoematologica di Bari; problemi legati soprattutto alla necessità di reperire un alloggio, duranti i lunghi mesi di terapia lontani da casa, così come in occasione di ricoveri e follow-up.

Il Villaggio dell’Accoglienza Trenta Ore per la Vita per Agebeo è forse il sogno più grande relativo a questo impegno. E lunedì 19 febbraio 2024 questo sogno è diventato una splendida realtà!

A distanza di 10 anni dalla raccolta fondi di Trenta Ore per la Vita, e dopo aver dovuto superare diverse peripezie anche legate alla pandemia, il taglio del nastro ha sancito l’apertura di questa importante struttura: circa 3000 mq di area verde attrezzata, composta da 10 unità di cui 8 abitative, 1 destinata a reception/ufficio/guardiania e 1 destinata ad attività di riabilitazione. Ad impreziosire ulteriormente il valore di questo edificio c’è il fatto che è stato edificato su un terreno confiscato alla criminalità organizzata.

Sì: si è trattato di un perfetto esempio di come il Terzo Settore, le Istituzioni e la cittadinanza, in particolar modo i donatori e le donatrici, possono collaborare per raggiungere traguardi incredibili. 

Infatti lunedì 19 febbraio c’eravamo proprio tutti a festeggiare questo importante risultato: noi di Trenta Ore per la Vita, che grazie a tutti voi donatori siamo stati il “volano” di questa iniziativa, con la nostra socia fondatrice e testimonial Lorella Cuccarini a rappresentarci; c’erano le istituzioni, con una rappresentanza del Comune di Bari e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano; c’erano tantissime persone a festeggiare la nascita di questa fondamentale struttura per la città di Bari e per l’intera Puglia. E c’erano ovviamente anche tutti gli amici e le amiche di Agebeo, volontari inclusi, che con il loro impegno costante hanno reso possibile tutto questo e ora avranno il compito di gestire la struttura.

Con il Progetto Home, Trenta Ore per la Vita ha preso un impegno: in primis con i bambini gravemente malati e con le loro famiglie, per alleggerire almeno degli aspetti logistici ed economici una situazione già molto gravosa per loro; poi con tutti voi che ci sostenete con le vostre donazioni e ci date fiducia: questo è il modo migliore per dirvi “grazie”, portando a termine quello che ci eravamo impegnati a fare e per il quale ci avete sostenuto; infine, ma non per importanza, con le associazioni partner, che conoscono i bisogni del territorio e che rappresentano un punto di riferimento per tutte le comunità locali.

L’inaugurazione del Villaggio Trenta Ore per la Vita per Agebeo segna un altro importante passo nel continuare questo impegno, dando concretezza a tutto ciò che, insieme a voi donatori, facciamo da ormai trent’anni: essere vicini in maniera tangibile a chi ha più bisogno. Non vogliamo né dobbiamo fermarci qui.

È anche per questo che ci siamo emozionati durante il taglio del nastro e nel vedere i volti felici di tutti i presenti. Per noi ogni progetto portato a termine è una promessa mantenuta per tutti voi e uno spazio in più dove i bambini e le famiglie alle prese con gravi malattie possono trovare un po’ di “casa”.

E quel “ce l’abbiamo fatta” che Michele ha rivolto al cielo per Vincenzo è anche per voi.

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